X

testo di prova

Chiese a Sacile: Chiesetta della Pietà

Chiesetta della Pietà

Una chiesa fortemente voluta dalla comunità di Sacile.

La chiesa di Santa Maria della Pietà è un monumento legato fin dalle sue origini alla fede popolare cittadina; da secoli si affaccia sulle limpide acque del fiume Livenza accogliendo ogni fedele ed ogni visitatore giunto per vedere la statua di S. Maria della Pietà, anche nota come Vesperbild.

Assurta a simbolo della città liventina, questa chiesa ha sempre goduto di una profonda devozione popolare tanto che, per le festività mariane di un non lontano passato, si celebravano grandi e solenni manifestazioni.

La costruzione della chiesa venne iniziata nel 1611 a seguito di un evento miracoloso verificatosi nell’agosto del 1609: un’immagine “della Pietà” – da tempo collocata nei pressi del ponte delle “pianche” che consentiva l’accesso nella piazzetta del Duomo – aveva incominciato a lacrimare. Presto si parlò di miracoli e di guarigioni insperate e i fedeli accorsero numerosi anche dalle comunità vicine. Il Consiglio della Magnifica Comunità di Sacile ottenne, dopo una lunga e controversa diatriba con il Senato Veneto e la diocesi di Aquileia, di poter fabbricare nei pressi del ponte una chiesetta per meglio conservare la miracolosa statua. La chiesa venne finalmente consacrata all’inizio del 1616 e nel 1630 venne realizzato l’altare da Valentin dell’Huomo di Udine. Tra il 1623 e il 1645 si arredò l’interno e si abbellì l’edificio con diversi decori artistici.

Nel corso dei secoli la chiesa è stata più volte sottoposta ad una serie di lavori di restauro e di rifacimento.

L’edificio si presenta oggi con un raffinato e originale disegno a pianta centrale, con le pareti incernierate le une alle altre da lisce paraste con capitelli a imitazione ionica e reggenti a loro volta una doppia trabeazione dalle ampie e nude specchiature di parete aperte al centro da occhi rotondi e fortemente strombati. Suggestivo è il porticato d’ingresso: un atrio a doppio loggiato che si alza direttamente dalle acque del Livenza.

L’interno della chiesa è costituito da un’unica aula esagonale coperta con volte e da un profondo presbiterio che accoglie l’unico altare presente, sulla destra del quale una porta da’ accesso alla sagrestia.  L’altare in pietra è stato scolpito dall’udinese Valentino dell’ Huomo intorno al 1626 ed è attualmente collocato sul fondo del coro e addossato alla parete.

Sopra l’altare si può ammirare la sacra scultura, un’antica statua (XV sec.) della Madonna con il Cristo deposto, nota anche con il termine tedesco Vesperbild, un particolare genere di scultura assai diffusa nell’area veneto-friulana nel Quattrocento e oggetto di grande venerazione da parte dei fedeli.

Attualmente, la statua della Pietà appare di aspetto bianco giallastro, ma originariamente possedeva un aspetto diverso e, fino al secolo scorso, essa era ancora ricoperta di uno strato pittorico, testimoniato oggi solo da alcune tracce di colore sulla superficie. La statua, considerata da sempre in pietra renaria, è nella realtà un’opera realizzata con un impasto artificiale la cui tecnica, di origine tedesca, è meglio nota sotto il termine di Gußstein. Tale materia, a base di gesso e sabbia, era utilizzata per realizzare statue o decorazioni architettoniche; essa consentiva di essere facilmente lavorabile, permettendo risultati di estrema ricchezza formale.