Figura poliedrica, il Comm. Giovanni Casagrande incarnò in sé talento imprenditoriale, passione per lo sport e amore per la cultura, qualità che trasmise a Sacile, sua città “d’adozione”.
Il Comm. Casagrande Giovanni si distinse, a partire dai primi anni del secondo dopoguerra, per una spiccata capacità imprenditoriale. Nella stagione della crescita e del consolidamento economico del suo gruppo industriale, per offrire ai giovani la possibilità di inserirsi in sane occupazioni del tempo libero, patrocinò mostre di pittura, circoli culturali e, in particolare, fu pure un mecenate di rilievo nei confronti dello Sport sacilese, fondò e fu componente della grande “Orchestra Jazz-Sinfonica Casagrande”.
Giovanni Casagrande (Refrontolo, 26 ottobre 1916 – Sacile, 22 ottobre 1991), trascorsi gli anni giovanili nel Corpo della Polizia prestando servizio in varie località – tra le quali Roma, dove ebbe occasione di suonare nella Banda Regia, e successivamente Milano e poi San Candido, ove operò come istruttore di cani poliziotto -, cominciò in Sacile la propria attività imprenditoriale agli inizi del secondo dopoguerra, producendo su proprio brevetto il «Vetrobril», un dispositivo per la celere pulitura dei vetri e dei cristalli che ebbe in breve un grande successo di vendita in Italia ed all’estero, soprattutto in Australia. Nel contempo fabbricò e commercializzò una chiave universale per bombole a gas, parimenti prodotta su proprio brevetto. Non solo: nel 1949 avviò il ciclo di produzione completo di un generatore di aria calda. Con il 1950 iniziò ad operare anche nel settore degli arredamenti scolastici, effettuando grosse forniture per conto di vari Comuni, compreso Milano. Nel 1956 estese la produzione a mobili in serie per cucine, soggiorni, studi, uffici, ecc.
Partito con l’appoggio di soli due apprendisti, agli arbori degli anni ’60 Giovanni Casagrande poteva contare su una squadra di oltre centosessanta operai e dieci agenti commerciali, collegati ad una rete di ottocento grossisti; per sopperire a numeri sempre in espansione, l’azienda venne trasferita a Cornadella, in uno stabilimento progettato dall’architetto Natalino Borsetti.
I progressi e i successi ottenuti a cavallo tra gli anni ’60 e gli anni ’70 vennero risaltati nell’edizione del 1969 del volume “EUROPEAN AWARD MERCURIO D’ORO – Oscar del Commercio Europeo”, dove si sottolinea la presenza dei prodotti nel mercato estero (in particolare belga, olandese e tedesco) e si evidenzia l’estensione dell’apparato commerciale che disponeva di un parco macchine formato da venticinque autotreni e quaranta mezzi vari, nove depositi di smistamento in Italia e cinque all’estero mentre, per quanto concerneva l’organizzazione di vendita, la ditta poteva contare di più di cinquanta figure tra rappresentanti, assistenti commerciali e ispettori.
Il Comm. Casagrande, negli anni 70′, si potrebbe dire che fu anche un precursore in zona del cosiddetto km 0 nella ristorazione. Uscendo dall’area abitata di Cornadella, percorrendo la strada statale verso Conegliano, pare ancora di vedere l’estesa facciata in legno del Ristorante Agriturismo Casagrande, per alcuni anni attivo in prossimità del fiume Meschio, rifornito di vini, verdure, insaccati dell’Azienda Agricola Casagrande di cui faceva parte.
Casagrande non fu solo un imprenditore, ma anche mecenate: sotto il suo patrocinio si organizzarono mostre di pitture, circoli culturali e gare sportive. Al suo nome si lega la Grande Orchestra Jazz-Sinfonica Casagrande (lui stesso era sassofonista), che esordì il 19 agosto 1967. Fondamentale, per lui, era garantire alla gioventù l’opportunità di occupare il tempo libero in modo sano. Per questa ragione sostenne finanziariamente diverse società sportive di Sacile e non solo, basti pensare al Gruppo Ciclistico U.S. Casagrande, il Gruppo Sportivo U.S. Casagrande pallavolo femminile (guadagnò il terzo posto nel campionato di serie “A” della stagione 1970/1) e il Gruppo Sportivo U.S. Casagrande Calcio.
