X

testo di prova

Pasolini a Sacile

Pier Paolo Pasolini

Uno dei più grandi artisti ed intellettuali italiani del XX secolo

“Io non ho cominciato a scrivere versi con Le Ceneri di Gramsci, ho cominciato molto prima ed esattamente nel 1929 a Sacile, quando avevo sette anni appena compiuti, e frequentavo la seconda elementare.”

Pier Paolo Pasolini (Bologna, 5 marzo 1922 – Roma, 2 novembre 1975) è stato un poeta, scrittore, regista, sceneggiatore, attore, paroliere, drammaturgo e giornalista italiano, considerato tra i maggiori artisti e intellettuali del XX secolo. Culturalmente versatile, si distinse in numerosi campi, lasciando contributi anche come pittore, romanziere, linguista, traduttore e saggista, non solo in lingua italiana, ma anche friulana.

Attento osservatore della trasformazione della società e spirito polemico nei riguardi delle abitudini borghesi, Pasolini ha rappresentato la coscienza critica di un’Italia omologata e degradata, in preda al vuoto di valori, ma è stato anche il grido di un’accorata protesta contro gli effetti devastanti del consumismo, dell’omologazione, della corruzione politica, dei falsi perbenismi e della violenza di ogni tipo.

Le radici dell’infanzia di Pier Paolo Pasolini risalgono a Sacile. All’epoca Pier Paolo era un ragazzino di sette anni che da grande voleva diventare un poeta, come spesso diceva alla madre e che, intanto, giocava fra le vie e le piazze della nostra Sacile.

Era arrivato nel Giardino della Serenissima al seguito del padre, ufficiale dell’esercito e destinato alla locale caserma Slataper. Come molti figli di ufficiali visse gli inevitabili trasferimenti, fra l’asilo a Belluno, la prima elementare a Conegliano, la seconda elementare a Casarsa, paese d’origine della madre, e poi l’arrivo a Sacile nel 1929: abitavano di fronte al Duomo di San Nicolò, in via Solferino e San Martino, ora nota come via L. Gasparotto e in quella casa il giovane poeta compose i suoi primi versi e dove ora è stata posta una targa realizzata dallo scultore sacilese, Alberto Pasqual: “l’opera è il suo ritratto, che mostra uno sguardo austero, pensieroso, che trasmette delle sensazioni anche se sembra non dire nulla, affiancato da un Duomo appena abbozzato e un salice piangente”.