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Cosa vedere a Sacile: Ospitale San Gregorio - arcate esterne

Ospitale San Gregorio

Un antico fabbricato, testimone indiscusso della lunga storia di accoglienza ed assistenza di Sacile.

Da antico Ospizio ai pellegrini nei tempi delle Guerre Sacre delle Crociate, ad Ospedale dei Poveri nella gestione comunale, costituisce oggi, con la Chiesa di San Gregorio, un importante centro culturale cittadino.

L’Ospitale San Gregorio è un piccolo edificio, a ridosso del fiume Livenza, in via Garibaldi, nel centro storico di Sacile.
Le origini di questo ospedale sono da ricercarsi tra le primissime notizie documentarie della città; fonti certe indicano che già nel 1199 sorgeva un ospizio per i viandanti, eretto per accogliere viandanti e soprattutto pellegrini in viaggio verso i luoghi sacri, fornendo loro assistenza, nello spirito etico-religioso e caritatevole.
Collocato lungo l’allora via di grande traffico quale era appunto quella che dal borgo superiore, passando attraverso il porto, giungeva al borgo inferiore, l’allora Ospitale di Santa Maria della Misericordia già esisteva nel 1331 ed era gestito dalla Confraternita dei Battuti, subentrati ai Giovanniti. Passato sotto la gestione della Comunità a partire dal 1366, era un edificio aperto, esposto a mezzogiorno, aerato e riparato dalle intemperie e dai venti del nord. Fu ampliato nel 1461 ed adibito ad ospitare anche gli ammalati “poveri di Cristo”. Sostenuto da numerosi lasciti delle famiglie sacilesi, nel 1475 venne dotato anche di un chirurgo.

Con la caduta della Repubblica di Venezia (1797) l’ospitale fu utilizzato come ricovero per le truppe, alla fine dell’ottocento (1879) venne trasferita l’attività nell’attuale sede ospedaliera, in quello che era il convento agostiniano della Madonna degli Angeli soppresso nel Settecento durante la dominazione veneziana, destinato successivamente a caserma, magazzini ed abitazioni private e passato in proprietà del Comune.
Dopo la Grande Guerra l’edificio fu utilizzato come sede della Pretura circondariale.
Oggi si presenta con un porticato d’ingresso di pregio, un ambiente interno caratterizzato da una struttura ad archi a tutto sesto e a sesto ribassato, sorretti da pilastri quadrangolari ad angoli smussati che portano tracce di antichi intonaci con pitture decorative e più recenti iscrizioni a carboncino. Elemento di maggior interesse emerso dai recenti lavori di restauro è il “butto”, il tradizionale vano a botte in cui si scaricavano i rifiuti domestici e che era sempre posto sotto al pavimento delle cucine. Nel “butto” sono stati rinvenuti vasellame in graffita e maiolica e ceramica acroma grezza, piatti in ceramica, pentole e bicchieri in vetro (mìoli).

Cosa vedere a Sacile: Ospitale San Gregorio - lapide

“MILLE QUADRAGINTIS SEXAGINTA
DUOBUS IN ANNIS
VICENA TERNA MARCI
QUA CONDITUS ADAM
SCRIBITUR HOSPITIUM
CHRISTI FUNDATUR AEGENIS”

L’anno 1462
Il giorno 23 marzo
In cui scrivesi
Essere stato creato Adamo
Viene fondato l’Ospizio
Per i poveri di Cristo